Che cosa dice il Ministero dell’Interno sulle modalità di ingresso e sui diritti dell’immigrazione e asilo da parte dei migranti? Generalmente, il cittadino straniero può entrare in Italia documentando il motivo. Cosa significa? Lo abbiamo chiesto all’Avv Pitorri di Roma, avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione. Ci sono persone che possono arrivare per motivi di studio, o semplicemente perché vogliono trovare lavoro altrove. I casi di ingresso sono tanti, e non sono tutti così semplici. Per questo motivo è importante approfondirli.
Come si entra in Italia: i visti di ingresso e le tipologie, cosa serve
In Italia, generalmente non è ammesso chi non risponde ai requisiti preposti dal diritto all’ingresso, o quei casi in cui si verifica una minaccia reale. In genere, l’ingresso viene garantito da alcuni documenti importanti per un soggiorno regolare. È il caso del passaporto o di documenti di viaggio valido, oltre che di un visto di ingresso specifico.
Per esempio, il visto di ingresso può essere per visita, per turismo, per studio o ricerca, per ricongiungimento familiare (leggi qui le info sulla carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell’unione) I visti di soggiorno brevi possono essere validi fino a tre mesi, ma ci sono anche dei casi in cui il permesso di soggiorno viene prolungato o definito di lunga durata. Per esempio, è il caso del lavoro: chi ha un impiego, presenta la motivazione sul visto e inoltre specifica la durata dell’impiego.
Come funziona il Diritto all’Asilo e perché è garantito
Il Diritto all’Asilo è fondamentale ed è garantito dalla Costituzione Italiana con l’articolo 10. Vediamo assieme all’Avv Iacopo Maria Pitorri, avvocato di Roma esperto in immigrazione, di cosa di tratta. Questo significa che gli stranieri possono richiedere il permesso di soggiorno anche sulla base di motivi umanitari, non solo di lavoro o di studio. Sono casi speciali, che vanno non solo trattati, ma anche garantiti e approfonditi.
In realtà, il diritto di asilo è una antichissima nozione giuridica. Nel momento in cui una persona viene perseguitata nel suo Paese di origine, può ovviamente richiedere un permesso di soggiorno speciale in un altro luogo, in modo tale da ricevere aiuto e soccorso.
Come avvengono l’integrazione e l’accoglienza
L’integrazione e l’accoglienza sono due concetti essenziali in ogni Paese che si definisca democratico. Con l’Avv. Iacopo Maria Pitorri di Roma, tra i migliori avvocati immigrazionisti a Roma, abbiamo visto i casi speciali in cui una persona può richiedere un permesso. Ed è qui che iniziano le fasi di integrazione. Durante il periodo iniziale, il migrante viene accolto, si presta soccorso, viene aiutato e supportato. Nella fase secondaria, invece, è necessario che possa comunque integrarsi, imparare la lingua, trovare un lavoro e una casa.
Attualmente, il Ministero dell’Interno e il Governo Italiano promuovono l’immigrazione anche sulla base degli aggiornamenti e delle modifiche attuate dall’Unione Europea. Per esempio, nel periodo della Pandemia di Covid-19, sono state adottate delle ulteriori misure per il sistema di accoglienza, in modo tale da garantire e promuovere anche la salute, non solo dei migranti, ma anche delle persone presenti sul territorio italiano.