L’emergenza sanitaria in Italia non si può certamente dire risolta, come testimonia il nuovo decreto del Presidente del Consiglio che è stato firmato da Giuseppe Conte nella notte tra sabato e domenica. Adesso non è più il solo Nord Italia ad essere chiamato al rispetto delle nuove norme ma tutta la nazione, Lazio e Roma compresi. Si teme il dilagare del contagio, che renderebbe sempre più difficile se non insostenibile la situazione all’interno delle strutture sanitarie di tutto il Paese.
I nuovi casi di positività al Covid 19 sono ormai sempre di più e per tale ragione Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto, che impone restrizioni ancora più rigide di quelle che erano previste fino alla serata di sabato. A partire da oggi dunque, domanica 8 marzo, tutti i cittadini sono chiamati a modificare il proprio stile di vita per il bene della collettività e per contenere al massimo l’epidemia di coronavirus che ormai in Italia sta dilagando.
In aggiunta al decreto del Predisente del Consiglio però, va ricordato che la Regione Lazio ha emanato un’ordinanza che impone la chiusura di piscine, palestre e centri benessere.
Coronavirus: il nuovo decreto dell’8 marzo
Il nuovo decreto firmato dal Presidente del Consiglio questa notte impone la chiusura delle scuole fino al 15 marzo in tutta Italia (per il momento è questa la data, ma potrebbe essere prevista una proroga). Tutti gli istituti d’istruzione sono quindi chiusi la prossima settimana, in attesa di ulteriori decisioni in merito alla loro riapertura. Ma non solo.
Nel nuovo decreto si legge anche che bar e ristoranti possono rimanere aperti, ma con alcune limitazioni importanti che devono essere rispettate, pena la sospensione dell’attività. Il gestore ha infatti l’obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro e se questa non potesse essere garantita dovrà tenere chiusa l’attività.
Sono anche sospese, fino al 3 aprile, tutte le attività previste all’interno di pub, sale giochi, sale da ballo, sale scommesse, discoteche e locali simili così come le manifestazioni e gli spettacoli teatraliche comportano un affollamento di persone. Le attività potranno essere svolte solo se viene garantita la distanza di sicurezza di almeno un metro tra una persona e l’altra, sia al chiuso che all’aperto.
Per quanto riguarda gli spostamenti, per ora treni ed aerei sono ancora agibili ma la raccomandazione a tutti i cittadini è quella di spostarsi il meno possibile e solo quando strettamente necessario.
Coronavirus: l’ordinanza della Regione Lazio
La Regione Lazio ha inoltre firmato un’ordinanza che si va ad aggiungere a quanto già indicato nel nuovo decreto del Presidente del Consiglio, sempre per contenere il rischio di contagio da Covid 19.
Nella nuova ordinanza si legge che rimarranno chiuse fino al 3 aprile anche palestre, piscine e centri benessere in tutta la regione. I cittadini sono invitati a rispettare le norme di sicurezza e non sottovalutare il problema di questa emergenze sanitaria in Italia. Il coronavirus può essere sconfitto, ma solo se tutti noi facciamo la nostra parte e ci comportiamo in modo responsabile per il bene della collettività.