Ci sono diversi sistemi di fissaggio che si possono prendere in considerazione nel momento in cui bisogna unire due parti. Di seguito, si possono scoprire i più usati per capire quali sono i pro e contro di ognuno.
Viti e chiodi
I primi sistemi di fissaggio che vengono in mente sono quelli classici che utilizzano chiodi e viti. La differenza tra i due sta nella filettatura. I chiodi vano bene solo quando le due parti da unire non sono già forate. Per le viti, si può avere i fori già fatti con la filettatura o anche no. Per un applicazione più veloce di questi sistemai che comunque possono avere una durata limitata, meglio usare attrezzi come la sparachiodi al posto del martello e l’avvitatore elettrico o il trapano al posto della cacciavite. Sono tutti strumenti che chi ama il bricolage dovrebbe già avere a casa.
La saldatura per i metalli
Nel momento in cui sorge la necessità di unire due parti in metallo, la modalità migliore in assoluto è la saldatura. Si tratta di utilizzare una saldatrice per unire in modo definitivo, duraturo e saldo due parti realizzati in metallo, anche lamine sottili. Usare una saldatrice non è difficile come si potrebbe pensare poiché occorre solo un po’ di esperienza e anche le dovute protezioni. Si possono unire due parti formando anche angoli di ogni ampiezza. Si può usare la saldatura anche per applicare sistemi di fissaggio come boccole e simili.
La rivettatrice per materiali diversi
La rivettatrice elettrica è uno strumento che si usa per applicare i rivetti, sistemi di fissaggio molto usati soprattutto su due materiali diversi. Infatti, sono perfetti per applicare i rivetti su materiali differenti tra di loro e unirli in modo saldo e duraturo. Le rivettatrici manuali sono perfette per i piccoli lavoretti di bricolage e fai da te mentre quelle oleopneumatiche e fisse a pedale sono più adatte per i lavori in fabbrica senza stancare eccessivamente la mano dell’operatore.