Chi è Massimo Tortorella: il contributo di Consulcesi

Massimo Tortorella è il fondatore ed attuale presidente di Consulcesi, una importante realtà italiana per la tutela dei diritti della classe medica. Partito in Italia per dare supporto legale ai medici, Tortorella ha deciso di espandere la sua attività anche in altri paesi ed oggi la Consulcesi ha sedi anche a Lugano, a Londra, a Miami e a Tirana, oltre che a Roma.

Perché Massimo Tortorella ha fondato la Consulcesi?

Ciò che ha spinto l’imprenditore italiano Massimo Tortorella a fondare la Consulcesi è stato il suo desiderio di vedere rispettati i diritti medici. La classe medica ha, oggi più che mai, bisogno di aiuto dal punto di vista legale, perché sono molteplici le situazioni in cui i diritti di cui ogni professionista medico dovrebbe godere non sono garantiti.

Quello del medico è un lavoro di grande responsabilità, al quale si accede dopo un percorso di formazione molto lungo – il più lungo in assoluto in Italia – e che comporta, al momento di esercitare la propria professione, la presa in carico del paziente e della sua salute e dunque il prendersi grandissime responsabilità.

Chi sceglie di fare il medico è consapevole del destino cui sta andando incontro ed è felice di farsi carico della salute dei pazienti. Ciò che spesso manca in Italia è il rispetto per la professione medica, che fin troppe volte vede i suoi diritti calpestati. Massimo Tortorella si impegna ormai da oltre vent’anni nella lotta contro le ingiustizie subite dai medici, offrendo loro supporto legale e gli strumenti per esercitare al meglio la professione. Vedi anche: https://www.blockchain4innovation.it/personaggi/massimo-tortorella/ .

Cosa fa la Consulcesi?

Vediamo cosa fa la Consulcesi e di cosa si occupa nello specifico il team guidato da Massimo Tortorella. Si è detto che innanzitutto viene offerto supporto legale, sia per avviare delle azioni legali collettive, sia per proteggere i medici, ad esempio da accuse infondate di malpractice.

Riguardo alle azioni legali collettive, la Consulcesi è riuscita ad ottenere una schiacciante vittoria in merito ai rimborsi per gli ex specializzandi. La vittoria ha portato a circa 500 milioni di euro di rimborsi, dati ai professionisti che hanno frequentato una scuola di specialità dal 1978 al 2006, periodo in cui l’Italia non ha pagato gli specializzando quanto dovuto. La Consulcesi si occupa anche di aiutare i medici che vengono accusati di malpratice, garantendo loro tutto il supporto legale di cui hanno bisogno. Le denunce per malasanità sono attualmente all’ordine del giorno: alcune hanno ragione d’esistere, altre sono fatte al solo scopo di ottenere un rimborso e chi le espone non ha il minimo rimorso nel pensare che il professionista accusato ingiustamente potrebbe vedere la sua carriera – e la sua vita – rovinata per sempre.

Un altro ambito di attività di Massimo Tortorella con la Consulcesi è quello degli ECM, acronimo che sta per Educazione Continua in Medicina. Ogni professionista è tenuto ad ottenere un determinato numero di crediti formativi in un periodo di tempo prestabilito anche attraverso i corsi ECM. Si tratta di corsi che hanno lo scopo di aggiornare i medici riguardo le ultime scoperte medico – scientifiche e che ciascun professionista deve obbligatoriamente frequentare fino al raggiungimento dei crediti richiesti.

Rassegna Stampa: Ultime Notizie Consulcesi Club

La notizia è di quelle importanti, ed è apparsa sulla rivista ‘Consulcesi News’ (che con le sue 480mila copie è la rivista più diffusa in Italia): riguarda il numero enorme dei rimborsi che lo Stato deve riconoscere a favore dei medici a cui era stato negato il giusto trattamento economico quando frequentavano la scuola di specializzazione negli anni compresi tra il 1978 e il 2006. E si tratta di rimborsi molto alti, stimati in oltre 5 miliardi di euro. E, per quanto sia assolutamente giusto il riconoscimento economico maturato dai camici bianchi, si apre un problema non da poco, come evidenzia Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group: “È un problema di tutti i cittadini visto che sono soldi pubblici, della collettività, che potrebbero essere risparmiati e magari reinvestiti proprio nel Ssn: per migliorare i servizi, aumentare il personale, sbloccando il turnover ed assumendo i giovani. Il mondo politico ha ben chiaro il rischio a cui continua ad esporsi lo Stato, ora la palla passa al Governo“. Proprio in questo periodo infatti, in Senato proseguono i lavori per l’accordo transattivo – riferito al Ddl 2400 – che dovrebbe chiudere finalmente questo contenzioso tra Stato e personale medico. L’azione legale collettiva a difesa dei camici bianchi che per anni si sono visti negare i propri diritti, è stata avviata proprio dalla Consulcesi, punto di riferimento per il mondo della sanità: sono innumerevoli infatti i servizi offerti a sostegno del personale medico, non per ultimo un costante aggiornamento professionale attraverso sistemi innovativi. Massimo Tortorella esorta i medici che hanno diritto al rimborso a farsi avanti per far valere i propri diritti: “Per evitare che gli aventi diritto restino esclusi dalla transazione è bene che aderiscano al più presto alla nostra prossima azione collettiva del 15 dicembre. Per qualsiasi informazione sono a disposizione i nostri 1000 consulenti che rispondono gratuitamente al numero verde e sul sito”. Intanto in Senato prosegue l’iter del Disegno di legge che, attraverso un accordo transattivo per l’assegnazione degli indennizzi forfettari ai medici che hanno presentato ricorso, mostra una reale volontà da parte del Governo di chiudere un capitolo delicato. Il primo firmatario del testo è stato Pietro Aiello di NCD che, insieme ad altri 20 parlamentari di maggioranza ed opposizione, intendono offrire una accelerazione ai lavori. In definitiva si tratta di un grande successo del Gruppo Consulcesi e del suo presidente Massimo Tortorella, il cui lavoro ventennale per la tutela dei dritti dei camici bianchi resta infaticabile.

Consulcesi Group è una solida realtà che da oltre 20 anni opera nel campo dell’assistenza legale e dei servizi per il mondo sanitario. Il suo fondatore e attuale presidente, Massimo Tortorella ha portato ben presto Consulcesi ad essere un punto di riferimento in Italia e in Europa per l’eccellenza dei servizi al personale sanitario, con sedi in Italia, Usa, Uk, Svizzera, Albania e con oltre 1000 tra dipendenti e collaboratori. Consulcesi si è distinta nella lotta contro le ingiustizie ai danni dei camici bianchi, firmando un successo senza precedenti: grazie ad un’azione legale collettiva, l’avvocato Tortorella e la sua Consulcesi hanno di già fatto ottenere rimborsi per oltre 500 milioni di euro a più di 6mila medici. Frutto di un’impeccabile azione legale collettiva che ha basato le sue fondamenta su normative in materia che parlano chiaro (e alle quali evidentemente prima nessuno aveva fatto troppa attenzione): i suddetti rimborsi spettano di diritto ai “medici che si sono specializzati prima del 1991 senza ricevere alcun compenso e quelli che lo hanno fatto tra il 1993 e il 2006, anno in cui l’Italia si è allineata al resto dell’Ue dopo i due decreti attuativi (il Dlgs 257 del 1991 e il Dlsg 368 del 1999)”. Le azioni legali organizzate e sostenute da Consulcesi per far ottenere ai medici i propri diritti violati, hanno portato i tribunali italiani a sviluppare una giurisprudenza sul tema. Ma non si parla solo di rimborsi per i mancati compensi agli ex specializzandi, bensì di diritti a 360°: Consulcesi offre infatti assistenza legale per ogni tipo di contenzioso, comprese le azioni legali per ottenere il rimborso per ore in più di lavoro e i turni massacranti cui sono sottoposti i camici bianchi in Italia (ma non solo, anche i medici francesi e britannici hanno gli stessi problemi). A tal proposito, Consulcesi raccoglie segnalazioni di violazioni della direttiva Ue 2003/88, applicata in Italia soltanto nel 2015 attraverso la legge 161. Il Gruppo Consulcesi di Massimo Tortorella è il vero punto di riferimento per il mondo della sanità, in quanto si occupa di promuovere azioni legali per il riconoscimento di diritti e rimborsi agli specialisti; far ottenere il giusto rimborso per le ore di lavoro in più ai medici italiani; combattere le irregolarità bancarie; proporre leggi e sensibilizzare il Governo verso i diritti non riconosciuti alla classe medica; offrire soluzioni per la formazione obbligatoria tramite la FAD (innovativa piattaforma di eccellenza e al passo coi tempi per la formazione a distanza che è in grado di garantire  i crediti ECM obbligatori per l’esercizio della professione).